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Sa Pedrera d'es Pujol

Nel settore sud orientale dell'Isola di Minorca, nell'abbagliante sole mediterraneo, t'accoglie il locale di Daniel Mora - "concinero artesano" - assai più seducente una volta varcata la soglia dell'ingresso: luminoso, pieno di piante gradi - ficus e banani - e pietra. La pietraia della collina, è l'improbabile e raffazzonata traduzione dal Minorchino che proponiamo oggi: in attesa di smentita ordiniamo quattro "opere" dalla minuta delle vivande.
Al tavolo il servizio è informale ma preciso, svolazzante ma solerte: pazienza per le inconprensioni linguistiche, sorrisi per i gesti di gradimento. La cantina è sull'iPad, si consulta con facilità.

Lo chef manda in onda un racconto territoriale ma non privo di tocchi cosmopoliti: la Suprema de Pescado è un trancione "dal mercato del pesce" accompagnata da una versione contemporanea di una "antica zuppa di pesce, simile alla bouillabaisse", dice. Figurati se non la chiamo. Per completare la goduria una puma che ricorda bene la rouille, con i suoi crostini. La "costata" di razza al nero, l'ostrica in Bloody Mary. Il carrello dei formaggi minorchini.

Fuorirotta, fuori strada per le folle, ma da perdercisi: magari sorseggiando un bianco delle isole, da uve Girà e Premsal.