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A me gli occhi

Fatto: oggi le immagini hanno una capacità di attrazione largamente superiore alle parole. Un racconto privo di immagini corre il rischio di passare inosservato, al netto della qualità del testo.
In particolar modo i Social Network sono l'impero delle immagini: uno dei più diffusi, Instagram, è addirittura incentrato attorno alle immagini, testi in secondo piano sia come urgenza che come gerarchia visiva.

C'è anche da dire che l'immenso miglioramente delle tecniche di ripresa e degli apparecchi, l'enorme disponibilità di sofware migliorativi hanno fatto maturare la convinzione che sia possibile catturare l'istante in qualsiasi momento e in qualunque condizione. Questo è in moltissimi casi vero: l'istantanea che cogli proprio quell'attimo vince anche nei confronti della fotografia tecnicamente ineccepibile, ma meno vicina agli accadiementi. Il compromesso finale è perciò una somma algebrica tra sensibilità dell'Autore, prontezza, tecnica ed emotovità.

Per questo la fotografia professionale va verso una progressiva specializzazione: un ottimo fotografo di reportage potrebbe non assurgere ai vertici della macrofotografia enotomologica, allo stesso modo che un dinamico fotografo sportivo potrebbe non amare la ritrattistica da posa.

La proposta di servizio in questione è perciò indirizzata:

Cibo: in cucina, sul tavolo, in produzione, finito, persone.
Vino: in cantina, in abbinamento, in campagna, sul tavolo, nel bicchiere, persone
Persone: al lavoro in cantina o in cucina, in campagna, ritratti.
Viaggi: reportage di itinerari.