Un magazine nel pieno rispetto del progetto di branded journalism nelle corde della grande casa vinicola tosco-americana, che avesse un focus chiaro puntato decisamente sul vivere all'italiana: ecco il progetto nato nel '19 e che ha visto la luce nel '20 con un dominio e un brand autonomi ma strettamente collegati alla casa-madre Ruffino.

Vivere di Gusto è un certosino lavoro di identificazione della linea editoriale, della definizione dei perimetri, e poi il varo nell'egida dell'italianità: la scrittura in proprio di contenuti, l'editing di quelli prodotti da altre firme, il coordinamento delle traduzioni, la ricerca e in molti casi la produzione dell'iconografia sono un lavoro continuo ed esaltante che si concretizza in un sito elegante, soberrimo, funzionale, che cela complesse dinamiche di gestione dei permessi ma la cui navigazione risulta fluida e consistente.

A fianco del coordinamento editoriale il task ha richiesto anche lo sviluppo della piattaforma web.
Il sito realizzato ex novo aveva due criticità: l'integrazione con il sito "padre" di Ruffino e una complessa gestione dei permessi di pubblicazione, con procedure di approvazione il più possibile guidate e fluide.
La piattaforma contiene altresì due versioni della stessa interfaccia - italiano e inglese - ognuna delle quali segue un proprio calendario di pubblicazione.
Per evitare che le tempistiche della traduzione inficino la puntualità delle uscite, le due versioni hanno momenti di pubblicazione indipendenti anche a livello di approvazioni.

La piattaforma accoglie contenuti testuali e fotografici e in ultima istanza video.
Vivere di Gusto