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Pappardelle verdi con il ragù

Ho trovato al negozietto di forniture contadine un bell'andare di spinaci, ed ho voluto usarli per fare la sfoglia verde. Nel modo tradizionale ci sono alcune incognite che non governo: quante uova per quanta "erba" in quanta farina, ed ho preferito gettarmi sulla pratica "salvagente".
Ho perciò essiccato gli spinaci a crudo, dopo aver eliminato le gambe. Ho usato il fido mini-essiccatore a 65° per 24 ore e mi sono trovato delle chip fragilissime che ho frullato e passato per eliminare le parti più fibrose.

Ho pesato 400g di farina - 300 tipo "0" e 100 di semola - e le ho mescolate bene. Ho sbattuto le uova con la polvere di spinaci, poi ho impastato a lungo fino ad ottenere una consistenta un po' piu soda della norma, anche perchè ci farò pappardelle e non pasta ripiena.

Ho steso con i rulli delle pezze di circa 40 cm e le ho ritagliate con l'apposito attrezzo a lame a zigzag, larghezza 1,5 cm circa.

Nel frattempo ho preparato un ragù di sussistenza, con macinato misto bovino-suino partendo dal soffrittone di verdure, vino, concentrato di pomidoro e foglie d'alloro. Ho lessato le pappardelle e le ho condite in una padella amalgamandole al fuoco.

Abbile con un bicchiere di SP68 di Arianna Occhipinti, bello ispido e irriverente.